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AMORE FU

E’ questo per ora, anno 2011, l’ultimo libro, uscito a fine 2009 e fatto per raccogliere tutti gli altri. Lo ha curato Valerio Nardoni che, essendo giovane, io sento come un nipote. Appare per “Passigli Poesia”, la collana fondata da Mario Luzi. Ha da subito buona fortuna ma come si sa ho deciso di non fermarmi sui successi. Riprenderò magari i giudizi di certi critici, alla fine di questa mia finestra telematica. Per il resto cosa dire? E’ quasi malinconico questo momento, in quanto punto d’arrivo anche se non definitivo. Una pubblicazione di poesia mi attende e forse altro ancora. Prendiamo intanto qualcosa dalla prefazione di Valerio, riguardante “L’Amore e altro”.

 “L’ispirazione è violenta e copiosa, le parole plastiche e roventi, appena forgiate e assemblate. Di ascendenza avanguardistica, vi sono giusto alcuni azzardi formali come . . . gli autocarri che sono “elefanti senza naso né orecchie”. Ma in generale la scrittura appare compatta e poco o nulla interessata alla ricerca di forme esteriori”

 Ed ora il brano scelto per la copertina, sempre da Valerio. E’ tolto da “Visione 3”, che sta in “Paesaggio mobile”.

I millenni non hanno cancellato

il riparo del portico in caso di pioggia

né l’aula grande del raduno dove

fece comparsa la malinconia di un crocifisso

messo nel centro e sollevato in alto.

Ma io lo so che devo morire.

Solo mi si confondono i tempi

perché vado inseguendo con difficoltà

il senso esplicito di una parola

cangiante da eternità a infinito e viceversa.